MATILDE SERAO: UN CONVEGNO PER CELEBRARE LA PRIMA GRANDE DONNA
DEL GIORNALISMO ITALIANO
Nel centenario della morte, l'Università Guglielmo Marconi ed il Comitato nazionale per le celebrazioni del primo centenario della morte di Matilde Serao dedicano una giornata di studi alla scrittrice che sfidò i pregiudizi della sua epoca Roma, novembre 2025 - Il 12 dicembre 2025, l'Aula Plinio dell'Università degli Studi Guglielmo Marconi ospiterà un importante convegno dal titolo Matilde Serao e la sfida di una donna alla modernità, fra letteratura, società e cronaca, organizzato dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del primo centenario della morte della grande scrittrice e giornalista napoletana. Matilde Serao è una voce moderna nel cuore dell’Ottocento, una figura cardine della cultura italiana tra XIX e XX secolo. L’evento, promosso dal Dipartimento di Scienze Economico-Aziendali, Giuridiche e Politiche in collaborazione con il Comitato Nazionale per le celebrazioni del primo centenario della sua morte, si articola in tre sessioni tematiche che intrecciano letteratura, giornalismo, musica e società.
Il 12 dicembre 2025 sarà possibile seguire l’evento in diretta streaming su: usgm.link/matildeserao
L’occasione non è soltanto commemorativa, bensì un invito a rileggere Serao come intellettuale moderna, capace di sfidare i confini di genere, di linguaggio e di ruolo pubblico.
La sua scrittura, ibrida e audace, attraversa la cronaca, l’inchiesta sociale, il romanzo e l’editoria, restituendo una visione lucida e appassionata dell’Italia postunitaria.
Un programma ricco e multidisciplinare
- Sessione mattutina: si apre con i saluti istituzionali e la lectio magistralis della Prof.ssa Annamaria Andreoli a cui seguiranno, poi, gli interventi di studiosi come Umberto Maiorca, Roberta Fidanzia, Antonietta Micali e Angelo Fàvaro che esplorano il rapporto di Serao con la scrittura e il potere della parola femminile nell’Italia dell’Ottocento e del Novecento come strumento di emancipazione e analisi sociale.
- Sessione centrale: riflette sulla scelta femminista della Serao e sulla necessità di riscatto della condizione femminile, con contributi di esperti come Maria Rita Mottola, Ulrike Haider Quercia e Franca De Santis che indagano la condizione giuridica, sociale, personale delle donne per riflettere non soltanto su ciò che Matilde Serao è stata, ma su ciò che ancora oggi ci chiede di diventare.
- Sessione pomeridiana: si concentra sulla scrittura ibrida della Serao che non fu mai solo narratrice, ma testimone, analista, coscienza vigile del suo tempo, con interventi su opere come La conquista di Roma e Vita e avventure di Riccardo Joanna, dove Serao fonde letteratura e denuncia, cronaca e narrazione da parte di studiosi come Luca Mencacci, Maria Panetta e Diego Taccuso, con un’analisi tra la storia e il presente, tra denuncia e interpretazione, tra la parola scritta e la coscienza che la sostiene.
In un’epoca in cui il ruolo della donna nella cultura e nell’informazione è ancora oggetto di dibattito, Matilde Serao emerge come modello di autonomia intellettuale, di impegno civile e di innovazione stilistica. La sua opera ci interroga oggi più che mai: sulla responsabilità della parola, sulla forza del racconto, sulla necessità di dare voce a chi è ai margini.
Questa giornata non è solo un tributo: è un laboratorio di pensiero, un’occasione per studiosi, studenti e cittadini di confrontarsi con una figura che ha saputo essere radicalmente moderna, senza mai rinunciare alla profondità umana e alla tensione etica.
Prima donna, prima penna: così la definisce la Prof.ssa Annamaria Andreoli nella Lectio Magistralis che aprirà i lavori. E proprio questo binomio racchiude l'essenza di Matilde Serao, pioniera del giornalismo italiano, fondatrice del quotidiano "Il Mattino", autrice di romanzi che hanno raccontato con passione e realismo l'Italia tra Ottocento e Novecento.
La giornata di studi, articolata in tre sessioni tematiche, che indagano le molteplici sfaccettature di questa straordinaria figura: dalla sua scrittura femminile come "cesello della società" al suo impegno civile e sociale, dalle contaminazioni tra letteratura e giornalismo al suo ruolo di voce delle donne nell'Italia post-unitaria. Un'occasione imperdibile per riscoprire una figura che, con coraggio e talento, ha aperto la strada alle donne nel mondo della cultura, dell'editoria e del giornalismo italiano.
(segue il programma...)